Archivio di maggio 2001

E’ un po’ strano essere in rete, per me…

domenica, 20 maggio 2001

E’ un po’ strano essere in rete, per me, che per anni ho scelto di rivolgermi agli altri, o parlando direttamente in pubblico oppure scrivendo su libri e riviste. Il linguaggio virtuale significa una novità a cui spero che riuscirò ad abituarmi, soprattutto se avrò interlocutori che mi aiuteranno a scegliere i modi di questo per me nuovo modo di comunicazione, che, peraltro, mi sembra che potrà avere il vantaggio dell’immediatezza. Infatti se, come diceva Platone, il difetto dei libri è di non saper rispondere a chi li interroga, un giornale inter-attivo dovrebbe permetterci di incontrarci, malgrado le distanze e senza indugi temporali…

In ogni caso, questo non è l’inizio, ma è la continuazione di un dialogo che io e Psicoanalisi Contro abbiamo stabilito con voi venticinque anni fa.
I modi fin qui usati sono stati molteplici: i seminari, le terapie di gruppo, la psicoanalisi individuale nel rapporto diretto tra paziente e psicoanalista, con il divano, nel chiuso di uno studio professionale, con un tempo dato per la sfida interminabile all’inconscio.

Questa rivista elettronica proseguirà il discorso della vecchia rivista di carta e lo allargherà: l’agilità del mezzo mi permetterà di sviluppare insieme i discorsi della psicoanalisi e quelli dell’arte: le considerazioni attuali sotto i lecci, la psicoanalisi, il volo instancabile e sfrenato dei farfalloni, la musica e il teatro, saranno i capitoli di una conversazione a tutto campo, fatta anche di botte e risposte, tra voi e me, provocatorie da una parte e dall’altra, ironiche, anche, senza però l’ombra della frivolezza.

Venticinque anni fa dissi chiaro e tondo che Psicoanalisi Contro non è contro la psicoanalisi, ma vuole essere un modo di usare la psicoanalisi contro tutto quello che tende a ripetere le eterne patologie che affliggono questo nostro vecchio mondo. Psicoanalisi contro la cultura della morte, psicoanalisi contro la stupidità del politicamente corretto in ogni campo: dalla scienza alla politica, dalla cultura all’arte. La psicoanalisi di cui ci occuperemo è una visione del mondo, forse la sola visione legittima che si può averne, perché la consapevolezza di quello che siamo è l’unico punto di partenza possibile per un corretto rapporto con gli altri. La terapia psicoanalitica, nonostante le crisi ricorrenti e i diversi metodi applicati, resta oggi più che mai, la sola forma di cura che rispetta fino in fondo il paziente e questo è il presupposto indispensabile di ogni intervento terapeutico di una scienza che voglia rispettare la vita e la dignità dell’uomo.