37 – Aprile ‘99

aprile , 1999

Al numero 68 della Salita del Grillo, là dove per anni operò un famoso ristorante emiliano, si è trasferito da qualche tempo il PAPOK, antica insegna specializzata in cucina di mare, che ha dato nuova freschezza all’ambiente che risulta più luminoso e ingentilito, sia pure con qualche indecisione tra il vecchio e il nuovo nell’arredamento. Non è indecisa invece la cucina che offre piatti molto sapidi, di tradizione e persino di originale invenzione. I calamari con radicchio, sono un buon piatto di apertura col delicato contrasto dolce-amaro, mentre decisamente grintosa è la bruschetta alle vongole, servite – chissà perché- col guscio. I cavatelli con zucchine e calamari e le linguine con vongole, spinaci e pomodorini sono due primi piatti che appagano il commensale per la qualità della pasta di entrambi e per la ricchezza dei sapori, il secondo caratterizzato dalla stimolante presenza del peperoncino. L’orata in crosta di patate è un piatto addirittura raffinato, eseguito con maestria, mentre soprattutto curiosa risulta la comunque gradevole composta di pesce con fumetto di pesce: filetto di spigola, pescatrice, gamberi e scampi in un denso e profumato brodetto. Consigliamo di sperimentare almeno una volta il dolce di melanzane, ricotta, cioccolato con scorzetta d’arancia candita, in ogni caso anche la crème brulée, servita tra due cialde croccanti, è ottima. La lista dei vini non è vasta, ma offre qualche buona bottiglia non banale come il serico bianco Coda di Volpe, anno 1997, di Marianna (un produttore della zona di Avellino), perfetto sui piatti menzionati sopra. Simpatico anche il Fragolino offerto con il dessert. Il servizio è corretto e simpatico ed il prezzo non è alto per un ristorante di buon pesce.

Sull’isola di S. Louis, a fianco dell’omonima chiesa, in un antico edificio ha sede la MAISON BERTHILLON, gelateria e pasticceria tra le più famose di Parigi. La fama non è usurpata: in un ambiente piacevole e vecchiotto, con bei legni e specchi luccicanti, si offrono delizie di ogni genere, ma in modo particolare gelati di insuperabile bontà. Tutti i gusti sono buoni da capogiro, cremosi, saporiti e vaporosi, sia nella versione più semplice sia nelle più elaborate composizioni, ricche di creme, liquori, panne, sciroppi e frutti. Le ricette vanno da quelle più classiche come la pera Belle Hélène o il caffè Liegeois a barocche creazioni come la coppa del Gourmet. Rimarchevole la qualità della crema Chantilly, sempre freschissima e profumata. Un luogo che fa perdere la testa non solo ai bambini, ma anche agli adulti, come dimostrano le lunghe code di francesi e stranieri in fila per ore lungo lo stretto marciapiedi per avere il loro cornet con un assaggio di Paradiso.

Agli inizi del Novecento, il padre dell’attrice francese Jeanne Moreau aprì in Pigalle e precisamente al numero 3 della rue Mansart un ristorante che tuttora esiste col nome de LA CLOCHE D’OR. Il servizio incomincia al calar del sole e va avanti fino alle prime luci dell’alba e ne godono soprattutto gli «operatori» del quartiere: artisti, lenoni e belle di giorno e di notte e solo relativamente pochi turisti. Benché – date le premesse che lo propongono come un luogo in cui i clienti abituali si trovano soprattutto per fare quattro chiacchiere tra di loro – non ci si aspetterebbero particolari prestazioni gastronomiche, la sorpresa è invece quella di una cucina tradizionale di ottimo livello. Ineccepibili soprattutto i piatti di carne: ricordiamo tra i tanti il mignon di porco ai sette profumi, raffinatissimo, accompagnato da una superba fricassea di verdure; oppure la tartare tagliata al coltello, dai forti sapori, tuttavia equilibratissimi; anche il
succulento confit de canard, morbido e croccante, steso su di un letto di patate saltate all’aglio. L’ile flottant è il dessert che preferiamo, anche se ormai neppure qui si trovano i confetti rosa che una volta lo caratterizzavano, ma è ottimo anche il fondant
al cioccolato nero: una morbida e deliziosa fetta di torta immersa in una delicata e freschissima crema. La carta dei vini è ben rappresentativa dei migliori territori nazionali, con buone etichette a prezzo accessibile. Vale un discorso a parte ed una visita apposta la Cote de boeuf a la moelle, servita per due persone: è un piatto regale e succulento che unisce imponenza e delizia con una porzione gigantesca di carne che è bene comandare saignante se si vuole il punto di cottura perfetta, con la crosta croccante che avvolge una carne delicata e dolcissima, servita in compagnia di un osso ripieno di profumato midollo. Un’esperienza intensamente parigina ad un prezzo ragionevole.