36 – Febbraio ‘99

febbraio , 1999

LE DIX VINS è un bistrot al numero 57 della rue Falguière, dietro Montparnasse, dove in un ambiente abbastanza piccolo si possono bere vini al bicchiere e mangiare buoni piatti, scelti tra quelli segnati col gesso bianco sulla lavagna. Sono preparazioni tradizionali che arrivano a comporre un menu soddisfacente al prezzo di cento franchi, senza il vino: steak, fricassea di funghi o di cape sante, suprème di tacchinella, assortimento di formaggi o dolci semplici come le pere in salsa di vaniglia e cioccolato o la crème brulée; il tutto cucinato con arte. Vogliamo però segnalare l’eccezionalità di una splendida tète de veau in salsa ravigotte perché incarna l’idea di quella che
dovrebbe essere una vera terrina, ben diversa dalle masse confuse di ingredienti triturati e gelati che vengono servite generalmente nei ristoranti della Francia e del mondo. È un piatto che da solo vale tutto un pranzo: grossi e morbidi pezzettoni di carne, profumati e saporitissimi, accompagnati da una ciotola di salsa, servita a parte, una delizia dei sensi, anche se significa un apporto di colesterolo che può bastare per sei mesi. L’ accuratissima scelta dei vini proposti ogni giorno, anch’essi sulla lavagna, ne rivela una conoscenza magistrale ed una mano eccezionalmente felice negli abbinamenti. Noi abbiamo ancora presenti le sensazioni procurateci da una bottiglia di Montagny I ° Crus, un bianco della Cote d’ Or, servito ad una temperatura giustamente fredda, ma che in bocca porta il calore del sole; non meno emozionante la degustazione del rosso Terre de Solence del 1996 un vino della Costa del Ventoux, morbido e profumatissimo di frutti di bosco. Va segnalata la cortesia del servizio, svolto con rapidità ed efficienza anche nelle ore di maggiore affollamento, da due giovanotti ed una cordiale giovane «ostessa».