35 – Gennaio ‘99

gennaio , 1999

LE CLOS DES CANELLES, in rue Quatre Septembre, vicino alla Borsa è un posto molto gradevole, con una certa eleganza e il comfort di tavoli spaziosi e ben distanziati, con molto verde naturale, inserito nel color salmone delle pareti. La carta è ricca, interessante, con piatti originali, ma senza bizzarrie, preparati con impeccabile professionalità. A noi è capitata l’avventura di essere soli, a sera tardi, nel locale deserto, poiché la clientela è costituita prevalentemente da uomini d’affari che, all’ora di pranzo, si ritrovano in folla, per quelle che da noi vengono dette, con un certo malvezzo “colazioni di lavoro”. Abbiamo cominciato con un Kir, corretto anche se non fatto col Bourgogne Aligoté. Deliziosa l’insalata tiepida di opulenta quaglia con castagne e arricchita di due uova di quaglia al tegamino; splendido lo stinco di agnello ai quaranta spicchi d’aglio (li abbiamo contati), ovviamente “in camicia”. Fragrante il brick (sottile sfoglia fritta di origine maghrebina) ripieno di formaggio di capra con scalogno e interessantissima la carta dei dolci che non abbiamo avuto la forza di affrontare. Abbiamo bevuto prima uno splendente e saporitissimo bianco Sancerre e poi un giovane ma robusto Syrah, rosso rubino, profumato di prugna e frutti di bosco, scegliendoli da una carta dei vini ben distribuita per regioni e costi. Per un quadro complessivamente più che soddisfacente, si paga un prezzo molto ragionevole.