56 – Ottobre ‘89

ottobre , 1989

Quando un artista rappresenta, e descrive, situazioni e personaggi, è giusto che prenda partito: la descrizione obiettiva della realtà, se è un’illusione in campo scientifico, si può immaginare quanto possa esserlo in campo artistico. Perciò essere dalla parte dei cretini e degli idioti è una colpa anche per l’artista che li racconta e li descrive; altrettanto grave è per uno scrittore cercare di ingannare il lettore con i suoi mezzi di persuasione occulta. Non è certe questo un problema giuridico: ogni essere umano ha il diritto di essere ambiguo, piaggiatore, in mala fede e nessuno deve arrogarsi l’arbitrio di impedirglielo. Rimane i fatto che va garantita la libertà di esprimere le proprie opinioni a tutti, anche a coloro che dissentono. Noi dissentiamo da quanto dichiara Ferdinando Camon nel sue breve romanzetto Il canto delle balene (Garzanti, 1989 pagg. 109, Lit. 15.000). L’operina costituisce un vero e proprio falso ideologico, camuffato da verità apodittica: un marito idiota è furioso perché la ma glie va da uno pseudo-psicoanalista (Palo Alto, California) e ovviamente racconta a questo tale le proprie esperienze intime, anche coniugali. Tutto lo scritto vorrebbe rendere plausibile la tesi che, in un rapporto di coppia, ci debbano essere aspetti non comunicabili, iper-privati, pena la distruzione del rapporto stesso, destinato altri menti ad andare in frantumi. Ma il signor Camon non ha mai avuto un amico del cuore, al quale ha raccontato tutto e più di tutto? Sebbene non sempre si vada da confessore, tutti hanno per fortuna amici ed amiche ai quali confidare ben di più di quanto non confiderebbero a nessun cosiddetto psicoanalista! Come può un artista che deve essere sempre «psicopompo», stare esplicitamente dalla parte di quello squallido picchiatello che, per vendicarsi della relazione psicoterapeutica della moglie, decide di tradirla nel modo più banale e volgare? Inoltre va detto che la storiella è narrata in modo sciatto; noioso e petulante: linguaggio è impreciso; le immagini riesce no sghembe ed in effetti di interessante no accade mai niente. I racconti, anche qual do sono brevi, hanno il dovere e essere almeno ricchi di una loro dignità letteraria che qui mance proprio come mancano di dignità, indistintamente, tutti i personaggi. della vicenda.