2 – Aprile ‘84

aprile , 1984

È priva di senso artistico la proposta delle opere grafiche di Sebastian Matta fatta dalla galleria Incontro d’arte di via del Vantaggio 17a. Matta è il tipico artista utile per «épater les bourgeois». Ti avvicini a una sua opera, ti sembra gradevole, ammicca con colori da caramella, poi guardi meglio: non c’è nulla, assolutamente nulla.

David Caspar Friedrich è uno dei più validi pittori del romanticismo tedesco. La galleria d’arte Il Gabbiano, di via della Frezza 51, con la mostra «Viaggio intorno a D.C. Friedrich» di Piero Guccione offre un’opportunità doppiamente interessante. Guccione ha ripensato ai quadri del pittore tedesco e le sue considerazioni non sono gratuite. I quadri sono come la natura, sono come l’universo. Le fantasie di Guccione permettono allo spettatore di immergersi nel mondo e in se stesso. Il pastello è usato con efficacia ammirevole; le figure di Friedrich si sfanno dietro a una nebbia leggera, i colori, sempre gradevoli, si addensano e si impastano. Un sottile mistero pervade ogni immagine; un mistero che appartiene a Guccione non meno che a Friedrich.